Da sempre, crediamo che i formaggi siano piccole opere d’arte capaci di racchiudere elementi unici e irripetibili della terra nella quale vengono prodotti. E la Sicilia si sa, è una tra le isole più straordinarie, prosperose e singolari al mondo. La presenza di fattori non riproducibili altrove infatti, fanno dei formaggi Nebrolat, prodotti unici nel loro genere.
Tra le leggende sulla produzione del primo formaggio, una racconta che i cacciatori dell’Età della Pietra uccisero un vitello e trovarono una strana massa bianca e gustosa nel suo stomaco. Il motivo? l’animale aveva bevuto latte materno prima della sua morte, latte che si era trasformato in una sorta di formaggio a causa del caglio nello stomaco.
Una cosa è certa: il formaggio è menzionato negli scritti di antiche civiltà. Durante la prima parte del medioevo, fu visto con sospetto e vietato nelle diete. Durante la seconda, fu considerato il cibo dei poveri. Nell’antica Roma, il formaggio a pasta dura divenne cibo per i soldati.
Le testimonianze sulla diffusione del formaggio nelle tavolate “nobili”, sono riconducibili al periodo fra il tardo Duecento e il Quattrocento. Quando cioè l’alimento comincia a comparire nei ricettari di cucina, inizialmente come ingrediente di vivande elaborate, successivamente come pietanza proposta alla mensa dei papi e ai matrimoni.
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